Io non so se il nuovo consulente del Comune di Reggio Calabria, Marcello Veneziani, darà - come auspicato dal Sindaco una svolta in postitivo alla qualità delle proposte dell'Amministrazione comunale. Personalmente ne sono convinto, ma la mia valutazione prognostica è annacquata dalla stima notevole che ho per il personaggio.
Ma la presentazione alla Città di Veneziani, in realtà, rappresenta solo lo spunto per alcune brevi riflessioni. Veneziani ha sottolineato più volte che non se ne può più di mostre per singole fasce, di inziative dedicate dichiaratamente a questa o quella categoria. Ma il fatto è che le città del Sud per troppo tempo sono rimaste isolate, lontanissime non solo dal resto del mondo, ma addirittura dall'Europa o dal Nord Italia. Questo ci ha portato ad esaltare - giustamente- ma anche a "viverci addosso" solo le nostre realtà, le nostre tradizioni culturali, i nostri passaggi storici più importanti.
Non è possibile, però, guardare oltre, volersi spingere, proporre al mondo intero se non si colma prima il gap di conoscenza generalizzato che ci caratterizza rispetto a quanto già da tempo accade lontano dallo Stretto.
Non è detto che sia meglio di ciò che succede alle nostre latitudini, ma è comunque una cosa in più, un'aggiunta, un modo diverso ed ulteriore di vedere le cose.
Un valore aggiunto, insomma.
Se la curiosità, la voglia di conoscere anche le più piccole banalità dei mille e mille modi di vivere al di là della punta del nostro naso, smette di alimentare le nostre anime anche solo per un attimo, come cantava Roberto Carlos, "la festa appena cominciata è già finita".