giovedì 24 gennaio 2008

"Legga di più, studi di più, si informi di più"

Bastano trent'anni e più per scrivere la storia nella sua genesi e nelle sue dinamiche evolutive?
Certamente no, ma - in un'era che corre e che brucia in un giorno ciò che prima stava a galla mesi - mettere i paletti sui fatti, scrostare qualche alone di ingiustificata leggenda è cosa non solo possibile ma anche doverosa.

Sono passati trent'anni esatti dal 1977-78, la punta più alta (o più bassa, fate voi) del delirio collettivo che caratterizzò gli anni '70.

Ed oggi, dopo oltre tre decenni, bisogna dirlo a chiare note: quegli anni rappresentano il punto più basso della storia postunitaria del Paese. Furono anni bui, violenti, in ogni settore. Violenza verbale e violenza fisica.

Certo, furono anche anni (come sempre in questi casi, la storia lo insegna) di grandi fermenti culturali, ma questo non basta per ammantarli di leggenda come qualcuno tenta di fare.

C'è una forte dose di equivoco sull'analisi degli anni '70 ed è tempo di spazzarla via.

La figuraccia rimediata da Floris, conduttore di Ballarò che, alla definizione di Giuliano Ferrara (che può stare simpatico o antipatico, ma sul cui spessore culturale non è lecito dubitare) di anni "maledetti" ha ribattuto sorridente ( e come sennò?) : "Per me, veramente, il 1978 è l'anno dei Mondiali di Argentina".

"Beato lei. Io, però, non ne farei un vanto. Legga di più, studi di più, si informi di più, caro Floris" ha risposto, caustico, Ferrara...