Mentre il Paese affonda la politica si arrovella alla ricerca del modo migliore per gestire sè stessa.
Beninteso, l'argomento non è di secondaria importanza, visto che se i meccanismi di governo ed amministrazione in genere restano impantanati, nessuna scelta - dalla più facile alla più complicata - è possibile.
Mi trovo d'accordo con Veltroni e Berlusconi. In sostanza chi riscuote il maggior numero dei consensi non può avere le mani legate e diventare, così, schiavo di partiti che rappresentano realtà numericamente insignificanti.
E' accaduto tra Berlusconi e Bossi, accade ad ogni piè sospinto con Veltroni ostaggio ora di Bertinotti, ora di Diliberto, ora di Mastella.
Non se ne può più!
La democrazia non è un sistema perfetto, probabilmente è solo il meno peggio che c'è, ma una cosa è certa: se è vero che i diritti delle minoranza sono sacrosanti è altrettanto vero che, però, la maggioranza del Paese, di nessun Paese, non può diventarne schiavo