giovedì 22 maggio 2008

La Franzoni ed Alessandro Manzoni


Manzoni scriveva che il coraggio o ce l'hai o non ce l'hai.

E però in alcuni campi, come la magistratura, il coraggio è necessario.

Ci vuole il coraggio di assolvere.

O di condannare.

Senza "ma" e senza "se".

La condanna della Franzoni a 16 anni per avere (così ha deciso lo Stato italiano) ucciso il proprio bimbo non ha senso.

Non si può essere "un poco incinta", non esistono le "orge moderate" e così via.

Il compromesso, in questi casi, puzza di paura, di meschinità.

Se le Corti hanno ritenuto colpevole oltre ogni ragionevole dubbio la Franzoni di un così orrendo delitto e non hanno - di converso - ritenuto che fosse in stato di incapacità di intendere e di volere, avrebbero dovuto condannarla al massimo della pena.

Se, invece, il quadro accusatorio non convinceva a pieno, allora si imponeva l'assoluzione.

A dispetto della piazza.

Ma Manzoni sapeva bene di cosa parlava...